Il presente Statuto è stato approvato dall’assemblea dei soci di questo Club del 30 novembre 2023. Aggiornato con gli emendamenti approvati dal Consiglio di Legislazione 2022.

Art. 1 Definizioni

1. Consiglio:

il Consiglio direttivo del club.

2. Regolamento:

il regolamento del club.

3. Consigliere:

un membro del consiglio direttivo del club.

4. Socio:

un socio attivo, non onorario, del club.

5. RI:

Rotary International.

6. Club satellite (se pertinente)

Un potenziale club i cui soci saranno considerati anche soci di un club.

7. Per iscritto:

una comunicazione capace di essere documentata, a prescindere dal metodo di trasmissione.

8. Anno:

un periodo di dodici mesi che inizia il 1° luglio.

 

 

Art. 2 Nome

Il nome di questa associazione è ROTARY CLUB PADOVA EST (Membro del Rotary International).

 

Art. 3 Finalità

Le finalità del club sono:

(a) perseguire lo Scopo del Rotary;

(b) realizzare progetti di successo secondo le cinque Vie d’azione;

(c) contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo;

(d) sostenere la Fondazione Rotary;

(e) sviluppare dirigenti oltre il livello di club.

 

Art. 4 Località del club

La località in cui di trova il club è:

  • Italia, Padova, Distretto 2060, Zona 4.
  • Sede del Club: Ristorante Golf della Montecchia, Via Montecchia 12 – 35030 Selvazzano Dentro (PD)

 

Art. 5 Scopo dell’associazione

Lo Scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale di ogni attività. In particolare, esso si propone di:

Primo. Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per fare service.

Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e professionale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività.

Terzo. Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni rotariano secondo l’ideale del servire.

Quarto. Propagare la comprensione, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite dall’ideale di servire.

Art. 6 Cinque vie d’azione

Le cinque vie d’azione rappresentano la struttura teorica e pratica della vita del Rotary club.

  1. L’Azione interna, la prima Via d’azione, riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento.
  2. L’Azione professionale, la seconda Via d’azione, ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati princìpi morali nell’esercizio di ogni attività e professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni attività professionale. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i princìpi del Rotary e a mettere le proprie competenze professionali a disposizione dei progetti sviluppati dal club per rispondere alle questioni più pressanti della collettività.
  3. L’Azione di pubblico interesse, la terza Via d’azione, comprende le varie iniziative dei soci, a volte in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita di coloro che vivono nella località o comune del club impegnandosi per la pace positiva nella comunità.
  4. L’Azione internazionale, la quarta Via d’azione, comprende le attività svolte dai soci per avanzare la comprensione internazionale, la buona volontà e la pace positiva, favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, la loro cultura, le loro tradizioni, i loro successi, le loro aspirazioni ed i loro problemi, attraverso letture e scambio di corrispondenza, e tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dal club a favore degli abitanti di altri Paesi.
  5. L’Azione per i giovani, la quinta Via d’azione, riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di service locali e internazionali, e dai programmi di scambio volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.

 

Art. 7 Riunioni

1 — Riunioni ordinarie.

(a) Giorno e ora. Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora indicati nel suo regolamento.

(b) Modalità. La partecipazione alle riunioni può avvenire di persona, per telefono, online, o con un’attività interattiva online. Si considera giorno della riunione interattiva quello in cui l’attività interattiva verrà postata online.

(c) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione ordinaria ad altra data (purché antecedente alla riunione successiva), oppure può spostarla a un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello usuale.

(d) Cancellazione. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria per i seguenti motivi:

  1. se la riunione cade in un giorno di festa o durante la settimana che comprende una festività;
  2. in caso di decesso di un socio;
  3. in caso di epidemie o disastri che colpiscono l’intera comunità;
  4. in caso di eventi bellici nella comunità.

Il consiglio può cancellare sino a un massimo di quattro riunioni ordinarie all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre cancellazioni consecutive.

(e) Riunione del club satellite (se pertinente). Se previsto dal regolamento, il club satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno, all’ora e nella sede stabiliti dai suoi soci. La data, l’ora e la sede delle riunioni possono essere modificate secondo quanto stabilito al comma 1(c) di questo articolo. Una riunione di club satellite può essere cancellata per i motivi di cui alla sezione 1(d) di questo articolo. Le modalità di voto sono quelle previste dal regolamento.

(f) Eccezioni. Il regolamento può includere disposizioni che non sono in conformità con questa sezione. Il club deve comunque riunirsi almeno due volte al mese.

2 — Riunione annuale.

  1. (a) Una riunione annuale per l’elezione dei dirigenti e la presentazione del rapporto finanziario semestrale, comprensivo delle entrate e delle spese relative all’anno corrente e a quello precedente, deve essere tenuta prima del 31 dicembre, secondo quanto previsto dal regolamento.
  2. (b) La riunione annuale del club satellite indetta allo scopo di eleggere i suoi dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre.

3 — Riunioni del consiglio direttivo. Il verbale della riunione deve essere messo a disposizione dei soci entro 30 giorni dalla conclusione di ogni riunione del consiglio.

 

Art. 8 Effettivo

1 — Requisiti generali. Il club si compone di persone adulte che dimostrano buon carattere, integrità e leadership, che godono di buona reputazione in ambito imprenditoriale, professionale o nella comunità, e che sono disposte mettersi al servizio della propria comunità e/o del mondo.

2 — Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari. Può offrire anche altri tipi di affiliazione come previsto al comma 7 del presente articolo. Questi soci dovranno essere riportati al RI come soci attivi oppure onorari.

3 — Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chi sia in possesso dei requisiti indicati nell’articolo 4, comma 2(a) dello Statuto del RI.

4 — Affiliazione al club satellite. I soci di un club satellite del club saranno anche soci di un club fino a quando il club satellite non sarà ammesso al RI come Rotary club.

5 — Divieto di doppia affiliazione. Ai soci attivi del club non è consentito essere simultaneamente:

  1. soci del club e di un altro club, fatta eccezione per il satellite di questo club;
  2. soci onorari del club.

6 — Soci onorari. Il club può ammettere soci onorari per la durata stabilita dal suo consiglio direttivo. I soci onorari:

  1. sono esenti dal pagamento delle quote sociali;
  2. non hanno diritto di voto;
  3. non possono ricoprire cariche all’interno del club;
  4. non rappresentano alcuna classifica professionale;
  5. hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di tutti gli altri privilegi di questo club, ma non di altri Rotary club; l’unico privilegio di cui godono presso un altro club è quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un Rotariano.

7 — Eccezioni. Il regolamento può includere disposizioni che non sono in conformità con l’articolo 8, commi 2 e 4 – 6.

 

Art. 9 Composizione dell’effettivo

1 — Disposizioni generali. Ogni socio appartiene a una categoria in base alla sua attività professionale, imprenditoriale, lavorativa o di servizio alla comunità. La classificazione deve descrivere l’attività principale e riconosciuta dell’azienda, della società o dell’istituzione del socio, l’attività commerciale o professionale principale e riconosciuta del socio o la natura dell’attività di servizio alla comunità. Il consiglio può modificare la classificazione di un socio se il socio cambia posizione, professione o occupazione.

2 — Diversità. L’appartenenza a questo club dovrebbe rappresentare una sezione trasversale delle imprese, delle professioni, delle occupazioni e delle organizzazioni civiche nella sua comunità, tra cui età, genere e diversità etnica.

 

Art. 10 Assiduità

1 — Disposizioni generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie del club, o del club satellite; deve inoltre impegnarsi nei progetti e in altri eventi ed attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria:

(a) se vi partecipa di persona, per telefono o online per almeno il 60% della sua durata;

(b) se dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in maniera soddisfacente che l’assenza era dovuta a motivi validi;

(c) se partecipa online alla riunione ordinaria o a un’attività interattiva postata sul sito web del club entro una settimana dalla data in cui l’informazione è stata postata; oppure

(d) se il socio recupera l’assenza entro lo stesso anno, in uno dei seguenti modi:

  1. partecipa alla riunione ordinaria di un altro club, del club satellite di un altro club o di un club provvisorio per almeno il 60% della riunione;
  2. si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un altro club, o del club satellite di un altro club, con l’intenzione di parteciparvi, ma la riunione non ha luogo;
  3. partecipa a un progetto del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal club e autorizzato dal suo consiglio;
  4. partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla riunione di una commissione di cui il socio fa parte;
  5. partecipa tramite il sito web di un club a una riunione o attività interattiva online;
  6. partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract o Interact, di un Gruppo Community Rotary o di un Circolo Rotary, siano essi stabiliti o provvisori;
  7. partecipa a una convention del RI, al Consiglio di Legislazione, a un’assemblea internazionale, a un Istituto Rotary o a qualsiasi riunione convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del presidente del RI; a un congresso multizona, alla riunione di una commissione del RI, a un congresso distrettuale o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale, alla riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una riunione intracittadina dei Rotary club regolarmente annunciata.

2 — Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di un club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio club.

3 — Assenze dovute ad altre attività rotariane. Il socio è esonerato dall’obbligo di recupero se al momento della riunione si trova:

  1. in viaggio verso o da una delle riunioni di cui al sottocomma (1) (d) (7);
  2. in servizio come dirigente del RI, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;
  3. in servizio come rappresentante speciale del governatore in occasione della formazione di un nuovo club;
  4. in viaggio per questioni rotariane, in rappresentanza del RI;
  5. direttamente e attivamente impegnato in un progetto sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità di compensare l’assenza; o
  6. impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio, che non consentano la partecipazione alla riunione.

4 — Assenze dei dirigenti del RI. L’assenza è giustificata se il socio è dirigente in carica del RI o partner rotariano di un dirigente in carica del RI.

5 — Assenze giustificate. L’assenza di un socio si considera giustificata:

  1. se viene approvata dal consiglio per motivi che considera validi e sufficienti. Tali assenze giustificate non possono durare più di dodici (12) mesi. Le assenze giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi; questo limite può tuttavia essere prorogato dal consiglio se l’assenza è dovuta a ragioni mediche o in seguito alla nascita, adozione o affidamento di un bambino;
  2. La somma dell’età del socio e degli anni di affiliazione a uno o più club è pari o superiore a 85 anni, il socio è Rotariano da almeno 20 anni, il socio ha notificato per iscritto al segretario del club il desiderio di essere esonerato dalla partecipazione, e solo questi requisiti sono presi in considerazione.

6 — Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate ai sensi del sottocomma 5(a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 4 o al sottocomma 5(b) del presente articolo frequenta una riunione del club, sia il socio sia la sua presenza sono considerati ai fini del computo dei soci e delle presenze del club.

7 — Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con le suddette disposizioni.

 

Art. 11 Consiglieri, dirigenti e commissioni

1 — Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del club.

2 — Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e, se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.

3 — Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello al club. Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio, l’interessato può, conformemente all’articolo 13, comma 6, fare appello al club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, la decisione del consiglio può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a una riunione ordinaria indicata dal consiglio, purché sia presente il numero legale dei partecipanti e purché la notifica dell’appello sia stata inviata dal segretario a ogni socio del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore definitivo.

4 — Dirigenti. Sono dirigenti del club, facenti parte del consiglio direttivo, il presidente, il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere, ed eventualmente uno o più vicepresidenti. Fra i dirigenti può essere incluso anche il prefetto, che può essere componente del consiglio direttivo se previsto dal regolamento. Ciascun dirigente e consigliere deve essere un socio del club in regola. I dirigenti dei club partecipano regolarmente alle riunioni dei club satellite.

5 — Elezione dei dirigenti.

(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). Ogni dirigente sarà eletto come stabilito dal regolamento del club. Fatta eccezione per il presidente, ciascun dirigente assume l’incarico il 1o luglio successivo all’elezione e resta in carica per la durata del mandato o fino all’elezione e alla qualificazione di un successore.

(b) Mandato presidenziale. Il presidente nominato viene eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del club, almeno diciotto (18) mesi ma non più di due anni prima del giorno in cui entrerà in carica come presidente. Il presidente nominato diventa presidente eletto il 1° luglio dell’anno che precede quello per cui è stato eletto presidente. Il presidente assume l’incarico il 1o luglio e resta in carica per un anno. Quando un successore non viene eletto, il mandato dell’attuale presidente viene prorogato fino a un anno.

(c) Requisiti del presidente. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il governatore non ritenga sufficiente un periodo inferiore. Il presidente eletto partecipa al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di formazione, a meno che il governatore eletto non lo giustifichi. Se giustificato, il presidente eletto invia un rappresentante del club. Il presidente eletto che non partecipi alle suddette riunioni formative senza aver ottenuto la dispensa dal governatore eletto o che, avendo ottenuto la dispensa, non invia un socio che lo rappresenti non può essere presidente del club. In questo caso, il presidente in carica prosegue il suo mandato sino all’elezione di un successore che abbia partecipato alle suddette riunioni o che abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.

6 — Gestione dei club satellite.

(a) Supervisione. Il club monitora e sostiene il proprio club satellite nella misura ritenuta opportuna dal consiglio.

(b) Consiglio direttivo del club satellite. Il club satellite elegge annualmente tra i suoi soci il proprio consiglio direttivo a cui viene affidata l’amministrazione ordinaria. Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro-sei altri soci, secondo quanto previsto dal regolamento. La massima carica del club satellite è il presidente del consiglio; sono altri dirigenti il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere. Il consiglio del club satellite è responsabile dell’organizzazione e della gestione quotidiana del club satellite e delle sue attività, in conformità con le regole, i requisiti, il regolamento, gli obiettivi e le finalità del Rotary, sotto la guida del club. Non ha alcuna autorità all’interno o al di sopra del club.

(c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve presentare annualmente al presidente e al consiglio direttivoe del club un rapporto sui suoi soci, attività e programmi, accompagnata da un rendiconto finanziario e da conti sottoposti a revisione o revisionati, da includere nelle relazioni del club per la sua assemblea generale annuale e qualsiasi altra relazione che possa, di volta in volta, essere richiesta da questo club.

7 — Commissioni. Il club deve avere le seguenti commissioni:

  1. Amministrazione del club
  2. Effettivo
  3. Immagine pubblica
  4. Fondazione Rotary
  5. Progetti

Se necessario, il consiglio o il presidente possono nominare altre commissioni.

 

Art. 12 Quote sociali

Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociale annuale, come stabilito dal regolamento.

 

Art. 13 Durata dell’affiliazione

1 — Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono.

2 — Cessazione automatica.
L’affiliazione cesserà automaticamente quando un socio non soddisfa più i requisiti di affiliazione.

(a) Ri-affiliazione. Quando un socio in regola ha cessato la sua affiliazione, quella persona può richiedere nuovamente l’affiliazione, sotto la stessa o un’altra attività, professione, occupazione, servizio alla comunità o altra classificazione.

(b) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio, a meno che sia prolungato. Il consiglio può revocare l’affiliazione onoraria in qualsiasi momento.

3 — Cessazione per morosità.

(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito scritto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.

(b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute.

4 — Cessazione per assenza abituale.

(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:

  1. partecipare o recuperare almeno il 50 percento delle riunioni regolari del club o delle riunioni dei club satellite; partecipare a progetti, eventi e altre attività del club per almeno 12 ore in ogni semestre dell’anno; o ottenere una combinazione proporzionata di entrambi; e
  2. partecipare ad almeno il 30 percento delle riunioni ordinarie del club o del club satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo la definizione del Consiglio centrale del RI).

I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.

(b) Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive (senza recuperarle) e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito all’articolo 10, commi 4 o 5, deve essere informato dal consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione.

(c) Eccezioni. Il regolamento del club può includere disposizioni non in conformità con l’art. 13, comma 4.

5 — Cessazione per altri motivi.

(a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti. I princìpi guida per questa riunione sono l’articolo 8, comma 1; la Prova delle quattro domande e gli elevati standard etici che ogni Rotariano si impegna a mantenere.

(b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato alla lettera (a) del presente comma, il consiglio deve inviare al socio un preavviso scritto di almeno 10 giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il preavviso va recapitato di persona o mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio. Il socio ha il diritto di esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio.

6 — Diritto di appello; ricorso alla mediazione o all’arbitrato.

(a) Preavviso. Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare o sospendere l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della decisione. Entro 14 giorni dalla notifica, il socio può dare comunicazione scritta al segretario di un ricorso al club o di una richiesta di mediazione o arbitrato. La procedura di mediazione o di arbitrato è prevista all’articolo 17.

(b) Appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro 21 giorni dalla notifica dell’appello. Ogni socio deve essere informato per iscritto dell’argomento specifico della riunione con un preavviso di almeno 5 giorni. Alla riunione sono ammessi solo i soci del club. La decisione del club ha valore definitivo e non è soggetta ad arbitrato.

7 — Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di appello al club o di richiesta di arbitrato.

8 — Dimissioni. Le dimissioni di un socio da questo club devono essere presentate per iscritto, al presidente o al segretario. Il consiglio accetta le dimissioni a meno che il socio non sia debitore nei confronti del club.

9 — Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club.

10 — Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in questo statuto, se il consiglio ritiene che:

(a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;

(b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione;

(c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla revoca dell’affiliazione;

(d) sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del club;

il consiglio può, con i due terzi dei voti favorevoli, sospendere temporaneamente il socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi i 90 giorni, alle condizioni che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello contro la sospensione, o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato, secondo quanto previsto al comma 6 di questo articolo. Durante la sospensione, il socio è esonerato temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima che finisca il periodo di sospensione, il consiglio deve o procedere con la revoca dell’affiliazione, o reintegrare il rotariano sospeso al suo stato regolare.

 

Art. 14 Affari locali, nazionali e internazionali

1 — Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo può essere oggetto di discussione, aperta e informata, alle riunioni del club. Il club, tuttavia, non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse.

2 — Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.

3 — Apoliticità.

(a) Risoluzioni e prese di posizione. Il club non può adottare né diffondere risoluzioni o prese di posizione, né prendere iniziative in merito a questioni o problemi internazionali di natura politica.

(b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali specifici di natura politica.

4 — Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario della fondazione del Rotary (il 23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della comprensione mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del mondo.

 

Art. 15 Riviste rotariane

1 — Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal Consiglio centrale, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary International o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento. L’abbonamento va pagato, per l’intera durata dell’affiliazione al club, entro le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro-capite.

2 — Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti anticipati dei soci e di trasmetterli al RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana regionale, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.

 

Art. 16 Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto e del regolamento

Pagando le quote, un socio accetta i princìpi del Rotary espressi nel suo oggetto e si impegna a rispettare ed essere vincolato dallo statuto e regolamento del club. A queste sole condizioni, un socio ha diritto ai privilegi del club. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza dello statuto e del regolamento indipendentemente dal fatto di averne ricevuta copia.

 

Art. 17 Arbitrato e mediazione

1 — Controversie. Fatta eccezione per le controversie aventi a oggetto le delibere del consiglio, qualsiasi altra controversia sorta tra un socio o un ex socio e il club, qualsiasi suo dirigente o il consiglio deve – su richiesta presentata al segretario da una delle parti – essere deferita a un mediatore o a un collegio arbitrale.

2 — Data per lo svolgimento della mediazione o dell’arbitrato. Il consiglio, dopo aver sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro 21 giorni dalla ricezione della richiesta.

3 — Mediazione. La mediazione deve svolgersi secondo una procedura:

  1. riconosciuta da un ente competente avente giurisdizione nazionale o regionale; o
  2. raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di controversie; o
  3. raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di amministrazione della Fondazione Rotary.

Il mediatore deve essere socio di un club. Il club può richiedere al governatore o a un suo rappresentante di nominare un mediatore che abbia le capacità e l’esperienza necessarie.

  1. Esiti della mediazione. Le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al mediatore o ai mediatori e al consiglio. Una dichiarazione riepilogativa accettabile alle parti deve essere preparata per informare il club. Ciascuna delle parti può richiedere – attraverso il presidente del club o il segretario – ulteriori incontri di mediazione se una delle parti si allontana in modo significativo dall’accordo raggiunto.
  2. Fallimento della mediazione. Se la mediazione non riesce, le parti possono chiedere l’arbitrato secondo quanto indicato dal comma 1 del presente articolo.

4 — Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale; gli arbitri e il presidente del collegio arbitrale devono essere Rotariani.

5 — Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, in caso di disaccordo, dal presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.

 

Art. 18 Regolamento

Il club adotta un regolamento conforme allo Statuto e regolamento tipo del RI, con regolamento interno di un’unità territoriale amministrativa, ove stabilito dal RI, e al presente statuto, per dare disposizioni supplementari al governo del club. Il regolamento può essere emendato come previsto.

 

Art. 19 Emendamenti

1 — Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione con voto di maggioranza.

2 — Emendamento degli articoli 2 e 4. L’articolo 2, Nome, e l’articolo 4, Località del Club, possono essere modificati in qualsiasi riunione ordinaria del club, se è presente il quorum, con almeno due terzi dei voti di tutti i soci votanti. La proposta di emendamento deve essere comunicata per iscritto a tutti i soci e al governatore almeno 21 giorni prima della riunione. L’emendamento deve essere sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entra in vigore solo dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la propria opinione in merito all’emendamento proposto.